Broker assicurativo: cambiare può far risparmiare alle aziende
Molte PMI in Svizzera continuano a pagare premi troppo elevati per la loro cassa pensioni, anche quando si affidano a un broker assicurativo. Questo avviene perché spesso il compenso del broker è legato all’importo dei premi stessi.
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Gestire la cassa pensioni richiede tempo e competenze specifiche che molte aziende non hanno a disposizione. Per questa ragione, molti imprenditori si rivolgono a un broker assicurativo.
Il vantaggio di lavorare con un broker è che analizza quali rischi l’azienda dovrebbe assicurare e cerca sul mercato la copertura più adatta. Poi confronta le offerte e consiglia la soluzione migliore.
Tuttavia, lo svantaggio è che la cassa pensioni spesso non viene più verificata per anni. Questo può portare l’azienda a pagare premi troppo alti e i collaboratori a non essere più assicurati in modo ottimale.
L’inerzia costa caro
Un esempio mostra quanto denaro si può risparmiare: un’azienda ha deciso di rivedere la propria soluzione previdenziale (cassa pensioni) e ha incaricato VZ di raccogliere diverse offerte. Risultato? In futuro, l’azienda risparmierà oltre 17'000 franchi all’anno (vedi tabella).
Questo risparmio è dovuto all’ottimizzazione dei premi di rischio e dei costi amministrativi, mentre i collaboratori e i loro familiari continuano ad avere la copertura richiesta per la vecchiaia, l’invalidità e il decesso.
In questo caso, l’azienda risparmia anche perché il compenso del broker non dipende più dall’importo dei premi della cassa pensioni.
Modelli di compenso per i broker assicurativi
I broker assicurativi sono remunerati dalla compagnia assicurativa tramite una commissione di brokeraggio per l’intermediazione e il supporto fornito. Queste commissioni sono incluse nei premi pagati dall’azienda e, in alcuni casi, dai suoi collaboratori.
Tuttavia, questo modello può creare conflitti di interesse. Secondo la Legge sulla sorveglianza degli assicuratori (LSA), i broker sono tenuti a informare i loro clienti riguardo alle commissioni (il cosiddetto “courtage”) che ricevono. Nonostante ciò, può esserci la tentazione di consigliare l’assicurazione che offre la commissione più alta, anziché quella più vantaggiosa per la PMI e i suoi assicurati.
Anche i compensi legati al volume dei premi possono creare problemi. Ad esempio, per l’assicurazione di indennità giornaliera di malattia, la commissione del broker è calcolata come una percentuale del premio assicurativo. Più alto è il premio, maggiore sarà il compenso del broker. Questo può spingere il broker a consigliare un periodo di attesa più breve per le prestazioni, perché ciò comporta premi più elevati per l’azienda.
Per evitare questi potenziali conflitti di interesse, il compenso del broker dovrebbe essere indipendente dal fornitore dell’assicurazione e dall’importo dei premi. Oggigiorno i broker più aggiornati applicano una tariffa basata sul tempo di lavoro o una somma forfettaria.
Consiglio: VZ adotta una tariffa forfettaria e applica un costo fisso per ogni persona assicurata, indipendentemente dal fornitore scelto. Questo modello elimina qualsiasi incentivo a preferire un fornitore piuttosto che un altro solo in virtù di un compenso più elevato. Il costo include la gestione completa delle assicurazioni per la PMI, compreso l’accesso a un portale dedicato ai datori di lavoro che offre strumenti per la gestione delle assenze e una cartella assicurativa digitale.
Vuole migliorare la previdenza della sua PMI? Ordini la scheda informativa gratuita oppure fissi un appuntamento con un esperto nella succursale VZ a lei più vicina.