La pensione? Non ci penso nemmeno
A tu per tu con il volto della comicità svizzerotedesca: Viktor Giacobbo, umorista e intrattenitore, per una chiacchierata su vecchiaia, indipendenza e imprenditoria.
Signor Giacobbo, a 65 anni ha detto: "Ora posso dare sfogo alla mia inclinazione alla pigrizia." Ne era davvero convinto? Lei oggi è un autore, un umorista, un moderatore e un regista più attivo che mai …
In realtà faccio solo ciò che mi diverte. Quando, sei anni fa, ho chiuso con "Giacobbo/Müller", sono diventato allergico agli impegni a lungo termine: a me piace potermi impegnare in progetti in modo spontaneo. Questo non ha nulla a che vedere con il pensionamento: pensione e vecchiaia non mi interessano molto.
In che senso?
La vecchiaia arriva inevitabilmente – e io non ho nessuna difficoltà ad accettarla. È ovvio che avverto i cambiamenti… non si è più belli e freschi come una volta! Ma la mia testa non ha età. Ritengo che si diventi davvero vecchi, quando si perde la curiosità – se non si ascolta musica, non si leggono nuovi libri, si resta freddi alle innovazioni tecnologiche, quando non si interagisce più con persone e posti nuovi e non si ricercano nuove esperienze. Conosco trentenni che hanno l’aria vecchia e inacidita – proprio perché manca questo tipo di curiosità.
Però non ignorerà completamente gli aspetti legati al pensionamento.
A un certo punto mi sono accorto che mi arrivavano soldi dall’AVS. All’inizio ho pensato a un rimborso, perché ho versato parecchio (ride). Questa è la risposta di un privilegiato, lo so bene: la maggior parte della gente è contenta quando arriva il denaro dell’AVS, perché ne ha bisogno. Per questo dobbiamo avere cura della previdenza. Io però non ho un lavoro che si può lasciare a 65 anni: sono un imprenditore, a questo non si può mettere semplicemente un punto. Il mio nome è legato a filo doppio con il Casinotheater di Winterthur, un’impresa che conta 70 dipendenti e 20 anni di successi e non sovvenzionata.
Quanto è importante l’indipendenza per la satira?
L’indipendenza è stata la ricetta del successo per "Giacobbo/Müller". Quando si fa della satira, bisogna soltanto intrattenere ma anche esagerare ed esasperare. Questo riesce meglio quando non si hanno capi alle spalle che decidono cosa si può e cosa non si può fare. Ciò diventa sempre più importante considerando i nuovi media e le notizie false o gonfiate. Soprattutto i giovani ci ritengono una fonte d’informazione autentica, proprio perché sanno che chi fa satira è indipendente. Una volta, un giovane spettatore mi ha confessato di essersi impressionato quando ha scoperto che i politici del nostro Late Night Show esistevano davvero. L’ho preso come un complimento.
Il personaggioViktor Giacobbo è nato nel 1952 a Winterthur. Ha studiato come compositore e ha lavorato come editor, correttore e documentarista. È diventato famoso in qualità di intrattenitore grazie a trasmissioni satiriche quali "Viktors Spätprogramm" e "Giacobbo/Müller". Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il prestigioso Toro di Salisburgo. Viktor Giacobbo è presidente del Consiglio di amministrazione del teatro di Winterthur e di quello di Kein & Aber. |