"Perché gli studi VZ sono preziosi"
Intervista con il Professor Roger M. Kunz, Titolare di cattedra presso la Facoltà di Scienze economiche dell’Università di Basilea.
Professor Kunz, lei propone spesso ai suoi studenti le analisi realizzate da VZ. Ha per caso poco materiale didattico?
(ride) No, ma le serie di dati relative a decine di migliaia di depositi sono una fonte preziosa. Tali studi, purtroppo, non si possono ordinare presso le banche.
In che modo contribuiscono alle sue ricerche?
I dati forniti dagli studi VZ sono rilevati da portafogli reali. Ciò fornisce uno spaccato autentico del processo decisionale degli investitori e del loro conseguente comportamento.
Quali esiti ritiene particolarmente istruttivi?
È sorprendente constatare come gli investitori commettano sempre gli stessi errori. Penso alla scarsa diversificazione, che rappresenta la base della capacità di investire. Oppure al fenomeno dell’home bias, cioè alla preferenza di regioni d’investimento geograficamente più note o vicine rispetto ad altre. E, naturalmente, ai rischi di concentrazione e ai costi nascosti: qui si continua a sbagliare – ancora e ancora.