Agitazione? Calma e gesso
Mark Dittli, fondatore della piattaforma finanziaria "The Market NZZ", spiega perché bisogna accettare che ci sono cose che non possiamo sapere.
Cosa accadrebbe al mondo e ai mercati azionari qualora Donald Trump venisse rieletto e diventasse di nuovo Presidente? E cosa accadrebbe se il conflitto con la Cina si inasprisse? Scoppierebbe anche una guerra per Taiwan? Le capita di interrogarsi su quali ripercussioni avrebbero questi eventi sul suo portafoglio? Crede inoltre che sarebbe più prudente attendere che il clima d’incertezza si plachi prima di lanciarsi nel vasto mondo degli investimenti?
Se è così, lei condivide il pensiero di tanti altri. Vogliamo la certezza e cerchiamo di prevedere il futuro per ottenere questa certezza. Ma questo approccio non serve a nulla. Bisogna accettare che ci sono delle cose che non possiamo sapere e non sprecare energia per cercare di saperle.
Entri nell’ottica che l’inconsapevolezza è una forma di liberazione, poiché in questo modo potrà impiegare tempo ed energia su ciò che è davvero importante negli investimenti: definire la tolleranza al rischio e una strategia a lungo termine. Una volta fissati questi punti, rimanga fedele al percorso strategico intrapreso.