Donare denaro ai figli: non commetta errori
Molti genitori regalano ai propri figli somme di denaro significative o altri beni di grande valore. Anche nonni, padrini o madrine sono soliti scegliere tale forma di dono per le feste. Attenzione però: in ambito fiscale come in quello successorio, questo affettuoso gesto potrebbe avere delle conseguenze tutt’altro che gratificanti.
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Figli, figliocci e nipoti sono ben contenti di ricevere del denaro e decidere autonomamente cosa farne: risparmiarlo per il futuro oppure usarlo subito per soddisfare un desiderio a lungo caldeggiato?
Di tenore diverso è la domanda che dovrebbe porsi chi invece il regalo lo fa. Il donatore, infatti, dovrebbe verificare cosa comporti regalare grosse somme, perché queste potrebbero tassate a un’aliquota fiscale considerevole o generare problemi successivamente, durante la divisione dell’eredità. Qual è dunque il comportamento più corretto quando si regala del denaro? Qui di seguito domande (e risposte) da porsi per evitare errori.
Possono essere imposti dei limiti al valore del regalo in denaro?
In linea di massima, con il proprio denaro si può fare ciò che si vuole – e quindi anche regalarlo. Tuttavia, in caso di grosse somme, proprietà immobiliari, collezioni, oggetti di valore o partecipazioni societarie non è così semplice. Questo perché, i destinatari di regali molto generosi potrebbero ritrovarsi un giorno nella condizione di dover restituire parte di quanto ricevuto: alla divisione dell’eredità infatti, il denaro ottenuto in dono potrebbero essere conteggiato con la quota ereditaria spettantegli di diritto. Il pagamento di un corso di formazione o regali occasionali di qualche migliaio di franchi non rappresentano invece nessun problema.
Cosa succede se la donazione è per i nipoti?
Volendo destinare una donazione ai nipoti, i nonni devono prima verificare se le porzioni legittime dei figli non ne risultino violate. Fondamentali le tempistiche, se la donazione ha luogo o meno prima dei cinque anni precedenti la morte del donatore. Tuttavia, se i nipoti figurano tra gli eredi legittimi, sono in ogni caso soggetti a un obbligo di collazione.
Consiglio: eredità e donazioni di un certo calibro possono diventare problematiche. Per evitare controversie, chi riceve una donazione dovrebbe accordarsi in precedenza con tutti gli aventi diritto alla successione. Metta tutto nero su bianco in un contratto successorio. Scegliendo tale strumento, ad esempio, i figli possono rinunciare alla loro porzione legittima. In questo modo, si esclude in termini definitivi che i nipoti si ritrovino a dover pagare parte del denaro ricevuto in regalo dopo la morte dei nonni.
A cosa devono prestare attenzione i genitori?
Somme di denaro o beni patrimoniali lasciati in eredità o donati a minorenni sono considerati come patrimonio dei figli. I genitori devono averne cura e amministrarlo in modo oculato fino a quando il figlio diventa maggiorenne e usare gli utili per il suo mantenimento e la sua. Se intendono prelevare parte consistente del patrimonio per, ad esempio, destinarlo alla formazione del figlio, devono richiedere l’autorizzazione all’ARP, l’Autorità regionali di protezione.
Le donazioni vengono tassate?
La maggior parte dei cantoni tratta le donazioni come eredità. Se e quante imposte vengono applicate su una donazione dipende dal cantone, dal grado di parentela e dalla somma regalata. I discendenti diretti, nella maggior parte dei cantoni, non pagano in genere nessuna imposta di donazione – oppure molto esigua.
Chi invece non è legato da alcun vincolo di parentela è costretto a versare imposte molto. Il classico esempio è quello di padrini e madrine. Questi, prima di fare un grosso regalo ai propri figliocci, dovrebbero valutare attentamente i risvolti di doni particolarmente generosi. Prendiamo un padrino, residente a Bellinzona che vuole regalare 35’000 franchi al figlioccio per un bel viaggio all’estero. I due non hanno alcun legame di parentela. Il donatore non deve temere conseguenze in materia di diritto successorio, fintantoché non violi le porzioni legittime dei suoi eredi. Il figlioccio dovrà però versare le imposte di donazione, nello specifico 7013 franchi, poiché nel Canton Ticino non è prevista alcuna esenzione per nessun importo.
L’aliquota fiscale per una donazione varia da cantone a cantone. In quasi tutti i cantoni l’onere fiscale percentuale cresce all’aumentare dell’importo ricevuto in eredità o in donazione. Nessuna imposta invece nel Canton Obvaldo e nel Canton Svitto.