Scegliere l’ETF giusto
Prima di decidere di investire in un determinato ETF, l’investitore dovrebbe ponderare bene la scelta dell’indice che più fa al proprio caso.
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Gli Exchange Traded Fund (ETF) mirano a replicare il più fedelmente possibile la performance di un indice. L’ETF cresce o si contrae in base all’evoluzione dell’indice. Pertanto, un criterio importante nella scelta di un ETF sono lo storico dei rendimenti e i rischi di oscillazioni dell’indice cui fa riferimento. Di regola, un indice del mercato azionario ha un potenziale di rendimento maggiore rispetto a un indice obbligazionario. Tuttavia, gli indici azionari prevedono anche maggiori rischi di oscillazioni.
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Anche all’interno della classe d’investimento possono verificarsi grandi forbici di rendimento (grafico). Swiss Market Index (SMI), Swiss Leader Index (SLI), Swiss Performance Index (SPI) e SMI-Mid (SMIM) costituiscono ognuno un segmento del mercato azionario svizzero. Tuttavia, i loro rendimenti possono variare considerevolmente. Tra il dicembre 2017 e il dicembre 2022, lo SPI è aumentato di circa il 28 percento; lo SMIM, del 7 percento.
Il motivo di questa performance di rendimento diversa è la composizione differente dell’indice. Pertanto, gli investitori dovrebbero scegliere prima di tutto un determinato indice prima di optare per un ETF. Molti indici ponderano i titoli a seconda del loro valore di borsa. Gli ETF riferiti a questi indici celano un rischio di concentrazione da non sottovalutare per gli investitori.
Come è il caso per lo SMI, il quale comprende le azioni delle 20 maggiori società svizzere. I tre pesi massimi Nestlé, Novartis e Roche rappresentano circa il 50 percento dell’indice in virtù del loro enorme valore in borsa. Le tre grandi società rappresentano pure il 40 percento dello SPI. Nonostante l’indice, con i suoi oltre 200 titoli, comprenda quasi tutte le imprese quotate alla Borsa svizzera. Pertanto, la varietà dei titoli non è per forza sinonimo di diversificazione maggiore.
Ridurre l’incidenza dei pesi massimi dell’indice
Diversa la situazione dello SLI, che racchiude le 30 azioni più negoziate. Per ogni titolo, l’indice punta a raggiungere una ponderazione massima del 9 percento. Di conseguenza, l’incidenza sullo sviluppo dell’indice dei titoli delle grandi società è notevolmente inferiore. I rischi di corso sono quindi ripartiti in egual misura sui singoli titoli.
Un ETF riferito allo SMIM può rappresentare un’ottima integrazione per chi ha già investito in azioni delle più grandi società svizzere. L’indice include i titoli di 30 società di media grandezza che non sono già quotate allo SMI. Ciò consente di ridurre la dipendenza dai pesi massimi dell’indice.
Per gli indici azionari di tipo internazionale o regionale va considerata anche la diversificazione in termini di valute, settori e Paesi. Inoltre, i titoli rappresentati nell’indice dovrebbero essere negoziabili in modo semplice e avere un’elevata liquidità. Ciò consente all’ETF di acquistare e vendere i titoli necessari a costi ridotti.