Pensionamento

Rendite vitalizie: raramente convengono

Le assicurazioni di rendita vitalizia garantiscono ai pensionati un reddito sicuro fino alla fine dei loro giorni. Questa garanzia, però, è alquanto costosa: le rendite vitalizie, infatti, non sono vantaggiose né a livello finanziario né fiscale. Costituiscono spesso un ottimo affare soltanto per i venditori di assicurazioni.

Portrait von Alan Hamzic
Alan Hamzic
Specialista in previdenza
Aggiornato in data
15 Aprile 2025

L’acquisto di una polizza vitalizia consente di convertire averi a risparmio in una rendita. La società di assicurazioni garantisce il pagamento della rendita concordata fintanto che la persona assicurata è in vita.

Scheda informativa

Pensionamento: rendita o capitale?

Come riscuotere gli averi di cassa pensioni? Trova i criteri di valutazione più importanti in questa scheda informativa.

Contrattualmente, però, solo una parte della rendita è garantita. Le cosiddette eccedenze non sono invece garantite, e sono pagate in aggiunta dall’assicuratore. Le eccedenze dipendono tra l’altro dal successo con cui la società di assicurazioni amministra il denaro dei propri assicurati. Pertanto, sulle eccedenze sarebbe meglio non fare affidamento.

A livello finanziario, le rendite vitalizie non sono vantaggiose. L’acquisto di una simile assicurazione si rivela davvero vantaggiosa solo per i più longevi, che vivono a lungo oltre il pensionamento.

Sinora, le rendite vitalizie erano tassate forfettariamente al 40 percento come reddito e solo il 60 percento era considerato come rimborso di capitale esente da imposte. In questo modo non veniva tassato solo il reddito da interessi, ma anche una parte del consumo di capitale. Dal 1° gennaio 2025, le cose sono diverse: ora la quota imponibile dipende dal livello degli interessi e può quindi essere, in caso di tassi bassi, notevolmente inferiore al 40 percento. 

A differenza delle rendite vitalizie, le rendite erogate dalle casse pensioni sono imponibili al 100 percento. Tuttavia non si fa un buon affare prelevando il capitale della cassa pensioni e investendolo in una rendita vitalizia. L'avere della cassa pensioni è soggetto a imposta una tantum al versamento, aspetto che ne riduce la base di capitale per la rendita vitalizia. Inoltre, l’aliquota di conversione per le rendite vitalizie è nettamente inferiore rispetto a quella della cassa pensioni. Questo significa che, in genere, a parità di patrimonio, il reddito netto di una rendita vitalizia rispetto a quello di una rendita di cassa pensioni è inferiore.

Investire personalmente e utilizzare in modo controllato i propri risparmi privati o il proprio patrimonio di cassa pensioni è più interessante dell’acquisto di una rendita vitalizia. Il potenziale di guadagno è maggiore e, alla fine, ne beneficiano di solito anche gli eredi.