Bocciata la riforma LPP: cosa è importante fare adesso
Le casse pensioni restano sotto pressione. Dopo la bocciatura della riforma LPP da parte dei cittadini svizzeri, è ancora più importante pianificare per bene il pensionamento e scegliere a ragion veduta tra rendita e capitale.
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Domenica scorsa, i cittadini svizzeri hanno votato a sfavore dell’adeguamento della previdenza professionale. La riforma mirava ad adattare il secondo pilastro all’aumentata speranza di vita e alle minori aspettative di rendimento – ad esempio, con un’aliquota di conversione più bassa nel regime obbligatorio. Inoltre, voleva fornire una migliore tutela dei lavoratori part-time e di coloro che percepiscono un salario modesto.
Con il no alla riforma LPP, le casse pensioni restano sotto pressione. Una situazione molto difficile, a cui si aggiunge il mix esplosivo di aumentata speranza di vita, età pensionabile fissa e rendite elevate. La conseguenza: le casse pensioni abbasseranno l’aliquota di conversione nel regime sovraobbligatorio molto di più rispetto a quella del regime obbligatorio.
Inoltre, saranno costrette in futuro, ogni anno, a ridistribuire capitali, attingendo ai profitti maturati dagli averi degli assicurativi attivi, per riuscire a finanziare le rendite dei pensionati.
Rendita o capitale? Ora è ancora più importante scegliere bene
Se la speranza di vita continua ad aumentare, è chiaro che le aliquote di conversione diminuiranno ulteriormente e le rendite caleranno sempre più. La questione di come attingere ai propri risparmi diventa quindi ancora più importante. La scelta di riscuotere gli averi previdenziali come rendita, capitale o combinando le due opzioni è determinante per il tenore di vita dopo il pensionamento: una volta deciso, non si può più tornare indietro.
Percepire una rendita o riscuotere il capitale presentano diversi pro e contra. È necessario valutare attentamente tutte le opzioni.
- La rendita è garantita a vita e non è necessario investire il denaro per ricavarne un reddito. L’entità della rendita dipende dall’aliquota di conversione, e questa è scesa presso molte casse pensioni già parecchio al di sotto del 6 percento. Nella maggior parte dei casi, inoltre, la rendita non viene adeguata all’inflazione.
- Chi sceglie di riscuotere il capitale deve poi investirlo e consumarlo con attenzione, facendosi carico del rischio legato agli investimenti. In contropartita, si resta finanziariamente più flessibili: nei primi anni dopo il pensionamento si può, ad esempio, percepire un reddito maggiore o riscuotere un importo consistente, magari per ridimensionare l’ipoteca. Il confronto nella tabella mostra che anche con aspettative di rendimento contenute, la riscossione del capitale consente di ricevere in genere un reddito superiore a quello delle rendita – almeno per la speranza di vita statistica.
Sono soprattutto le coppie sposate a doversi coordinare: i coniugi, infatti, hanno la possibilità di combinare al meglio i vantaggi della rendita con quelli del capitale. Pertanto, a scegliere la rendita dovrebbe essere il coniuge la cui cassa presenta l’aliquota di conversione più elevata.
Consiglio: faccia calcolare esattamente la soluzione che fa al caso suo. La combinazione ottimale dipende da tenore di vita auspicato, onere fiscale, costellazione famigliare e condizioni di salute oltre che da un’eventuale eredità e dalle intenzioni d’impiego del proprio patrimonio.
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