Porzioni legittime e quota disponibile
La legge prescrive che determinate persone ricevano una somma ereditaria minima. Questa cosiddetta porzione legittima spetta loro anche se il testamento prevede diversamente.
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Tra gli eredi protetti da legittima rientrano il coniuge e i discendenti. Essi ottengono almeno la metà di quanto loro spetti in base alla successione legale.
Esempio: se la persona defunta lascia una vedova e un figlio, la porzione legittima della moglie e quella dei figli è pari a 1/4 del patrimonio successorio (1/2 di 1/2 della quota ereditaria legale). Se i figli del defunto non sono più in vita, le loro legittime vanno ai loro discendenti. In altre parole, se il defunto lascia nipoti, questi hanno diritto alla legittima prevista per la loro parte genitoriale defunta. La porzione legittima del coniuge, invece, non viene devoluta.
Se la persona defunta lascia un coniuge e nessun figlio, la porzione legittima del partner superstite è pari a 3/8. Fino alla fine del 2022, in assenza di discendenti, anche i genitori avevano diritto a una porzione legittima. La legittima dei figli inoltre ammontava a 3/4. Il nuovo diritto successorio, entrato il vigore il 1° gennaio 2023, ha ridimensionato la porzione legittima dei figli e abolito quella dei genitori.
Eludere l’applicazione delle porzioni legittime è pressoché impossibile, salvo rarissime eccezioni. Tra queste figura, ad esempio, il caso in cui l’erede avente diritto alla legittima ha compiuto un reato grave contro il defunto o contro una persona a lui vicina. Le disposizioni testamentarie che violano le legittime possono essere impugnate da chi è stato sfavorito, mediante una istanza di riduzione.
I beni della successione, spogliati di tutte le legittime, costituiscono la quota disponibile, di cui si può disporre liberamente nel testamento. Solo chi non lascia eredi tutelati dalla legittima può distribuire liberamente tutto il suo patrimonio, ad esempio lasciare l’eredità anche a organizzazioni di pubblica utilità.
Porzioni legittime e quota disponibile di un coniuge
Porzioni legittime e quota disponibile di una persona single