Diseredare un figlio non è affatto semplice
Si sente spesso dire che è possibile diseredare un figlio nel caso in cui questo si occupi troppo poco dei genitori o sia in lite con loro. Tuttavia, non è così semplice. Il rifiuto di tenersi in contatto o la presenza di contrasti non sono motivi sufficienti.
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In linea di principio, solo gli eredi aventi diritto alla porzione legittima possono essere diseredati. Diseredare, infatti, non significa altro che revocare la porzione legittima a un erede avente diritto a riceverla. Gli eredi legali non aventi diritto alla porzione legittima, invece, possono essere esclusi dalla successione senza alcuna giustificazione. A tale scopo è sufficiente un testamento o un contratto successorio.
La legge prevede due forme di diseredazione: la diseredazione punitiva e la diseredazione preventiva. Il motivo della diseredazione deve essere indicato nel modo più preciso possibile nel testamento o nel contratto successorio. Si può procedere a una diseredazione punitiva in caso di reato grave contro il testatore o grave violazione di un obbligo giuridico.
Reato grave contro il testatore
L'erede deve aver commesso un reato penale grave contro il testatore o una persona a lui vicina. In questo caso è determinante la vicinanza della relazione tra il testatore e la persona che ha commesso il reato.
In questo contesto, dipende dalle circostanze ciò che può essere considerato un reato grave. Il reato deve comunque colpire personalmente e in modo grave il testatore. Un crimine commesso contro una terza persona che non è vicina al testatore non rappresenta un motivo di diseredazione.
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Grave violazione di un obbligo giuridico
Il secondo motivo di diseredazione punitiva si verifica quando l'erede viola in modo grave, illecito e colposo un obbligo giuridico risultante dal diritto di famiglia. Si tratta in primo luogo del mancato rispetto degli obblighi di assistenza ai parenti e degli obblighi tra coniugi. Non costituisce però motivo di diseredazione la sola violazione da parte dell'erede di obblighi familiari morali, ad esempio l'interruzione dei contatti con i genitori.
Diseredazione a causa di debiti
Una diseredazione preventiva può essere presa in considerazione se esistono attestati di carenza di beni nei confronti di un discendente. Il testatore può quindi revocare a quest'ultimo la metà della sua porzione legittima e destinarla ai figli del discendente indebitato. Ciò è possibile, tuttavia, solo se il discendente stesso ha dei figli. La legge non prevede alcuna diseredazione preventiva a favore di altre persone.
Circoscrivere l’eredità alla porzione legittima
Anche nelle situazioni familiari più difficili, la diseredazione è applicabile solo in pochissimi casi. Esistono però altre modalità per limitare il più possibile la parte di eredità di un erede avente diritto alla porzione legittima. La più semplice è la riduzione della quota ereditaria al limite minimo previsto dalla legge, ovvero alla porzione legittima. Hanno diritto alla porzione legittima i discendenti e i coniugi.
Soluzioni individuali
Altre possibilità per privilegiare singoli eredi rispetto ad altri dipendono dalla situazione familiare e finanziaria individuale. Tali possibilità andrebbero verificate personalmente con un esperto di diritto successorio e finanza. Esiste un certo margine di azione, ad esempio, nella scelta del regime dei beni fra i coniugi, nel momento e nella forma della cessione di beni immobili, nella richiesta di prestiti, anticipi sull'eredità o donazioni.