Part-time: apprezzato da giovani e meno giovani nonostante i rischi
Un grado occupazionale ridimensionato può essere gratificante ma comporta anche dei rischi dalla prospettiva previdenziale. Ci sono diverse possibilità per colmare le lacune.
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Non sono solo i giovani a preferire il part-time al tempo pieno, anzi: il desiderio di ridimensionare il grado occupazionale sembra crescere con l’aumentare dell’età – per l’84 percento delle donne con età compresa tra i 50 e i 64 anni e il 66 percento degli uomini nella stessa fascia di età. Sono i risultati di uno studio della società di consulenza Deloitte. Ciò che sorprende, è che, per la maggior parte degli intervistati, il motivo per cui si vuole ridurre la percentuale lavorativa non è rappresentata dall’educazione dei figli o dall’assistenza di famigliari ma dal tempo che si vuole dedicare ai propri interessi e ai propri hobby.
Gli svizzeri, dunque, tendono a voler lavorare part-time. Ma sono anche consapevoli dei rischi che ciò rappresenta dalla prospettiva previdenziale? Dovrebbero informarsi prima di ridurre la percentuale lavorativa.
AVS
Nel 2024 si riceve dall’AVS al mese una rendita per un importo massimo di 2450 franchi. Tuttavia, la rendita massima è destinata solo agli assicurati che possono fare riferimento a un periodo contributivo senza lacune e a un reddito annuo medio pari a 88’200 franchi. Chi lavora part-time raramente raggiunge tali obiettivi e devono accontentarsi della rendita AVS minima, pari a 1225 franchi al mese.
È necessario versare all’AVS almeno 514 franchi all’anno. Chi sta crescendo i figli o assistendo parenti bisognosi di cure può fare domanda per ricevere accrediti per compiti educativi e assistenziali.
Consiglio: faccia calcolare dall’AVS la sua rendita presumibile. Può ordinare il suo certificato presso la cassa di compensazione AVS e online. Per gli assicurati con età superiore a 40 anni, il calcolo gratuito ogni cinque anni. Verifichi inoltre se ha mancato di versare i contributi per un certo periodo – è possibile recuperare con un pagamento entro cinque anni.
Previdenza professionale
La previdenza della maggior parte dei dipendenti che lavorano a tempo parziale è insufficiente, soprattutto perché versano meno contributi in cassa pensioni rispetto ai dipendenti a tempo pieno. A prescindere dal grado occupazionale, dal salario viene detratta l’intera deduzione di coordinamento, pari a 25’725 franchi, al fine di determinare il salario coordinato. Ad esempio, chi guadagna 40’000 franchi all’anno, è assicurato solo con 14'275 franchi (40’000 meno 25’725 franchi): uno svantaggio per i lavoratori part-time, poiché i contributi e le prestazioni della cassa pensioni si basano su questo salario coordinato.
Inoltre, solo chi guadagna almeno 22’050 franchi all’anno viene assicurato dal datore di lavoro a una cassa pensioni. Se lo stipendio è inferiore a questa soglia, non si è assicurati a quello che viene definito il 2° pilastro.
La riforma LPP, al voto il prossimo 22 settembre, mira a migliorare la situazione dei dipendenti a tempo parziale. La deduzione di coordinamento fissa per tutti è destinata a scomparire mentre verrebbe assicurato sempre l’80 percento del salario, indipendentemente dal grado occupazionale. Inoltre, la soglia d’ingresso verrà leggermente abbassata a 19’845 franchi.
Consiglio: non è chiaro se e quando la riforma LPP entrerà in vigore. Lei può comunque muoversi già oggi. Se sta cercando un nuovo posto di lavoro o vuole ridurre il suo grado occupazionale, verifichi se la cassa pensioni del suo datore di lavoro favorisce il lavoro part-time. Le casse pensioni più al passo con i tempi adeguano già oggi la deduzione di coordinamento al grado occupazionale. Questo porta a un salario assicurato più elevato, a più contributi in cassa pensioni e quindi a migliori prestazioni da parte dell’ente previdenziale. E versi i contributi nel pilastro 3a (legga in basso per saperne di più). Può anche versare riscatti volontari in cassa pensione: in questo modo migliora la sua previdenza, al contempo, risparmia sulle imposte.
Pilastro 3a
Chi percepisce un reddito soggetto ad AVS è autorizzato a versare contributi volontari nel pilastro 3a. I dipendenti part-time con cassa pensioni possono versare un massimo di 7056 franchi all’anno; senza cassa pensioni, il contributo è pari al 20 percento del reddito, fino a un massimo di 35’280 franchi.
Consiglio: se possibile, versi i contributi nel terzo pilastro ogni anno, anche se non si tratta dell’importo massimo. Non è possibile recuperare gli anni mancanti. I contributi versati possono essere dedotti dal reddito imponibile.
Vuole lavorare part-time e al contempo ottimizzare la sua previdenza? Ordini la scheda informativa gratuita o fissi un appuntamento gratuito presso la succursale VZ a lei più vicina.