Pianificare la successione: conviene coinvolgere i figli?
Un testamento è valido anche senza il consenso dei discendenti. Tuttavia, per evitare litigi o delusioni, è consigliabile discutere la pianificazione successoria in famiglia.

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Molti genitori si chiedono se è meglio pianificare la successione autonomamente o farlo insieme ai figli. A volte, a seconda della costellazione famigliare, decidere è tutt’altro che facile.
Va tenuto presente che parlare apertamente con i propri figli può aiutare a evitare delusioni e litigi. Il regime matrimoniale e il diritto successorio forniscono gli strumenti per regolare la successione autonomamente. Cosa è importante affrontare in tali frangenti?
Favorire al massimo il coniuge
Per tanti genitori è auspicabile che i figli ereditino solo alla morte di entrambi i genitori. Per questo si tutelano reciprocamente favorendosi al massimo. Possono, ad esempio, assegnarsi a vicenda con una convenzione matrimoniale tutti gli acquisti. Questi rappresentano la parte del patrimonio che hanno costituito assieme durante la vita coniugale e comprende solitamente anche la casa comune. Inoltre, possono limitare i figli con un testamento o un contratto successorio alla sola porzione legittima. In questo modo riducono la loro pretesa successoria.
Favorire al massimo il coniuge è possibile anche senza coinvolgere i figli. Tuttavia, di solito, vale la pena almeno informarli.
Testamento
In assenza di disposizioni, è il diritto successorio a stabilire chi riceve quanto. Con un testamento, è possibile adeguare queste regole in modo tale che siano adatte per la propria famiglia. Il testamento può essere redatto autonomamente, anche all’insaputa dei figli. Con questo strumento è possibile decidere se aumentare o ridimensionare il loro diritto. In ogni caso, le porzioni legittime non possono essere violate (grafico).
Nel testamento si può anche stabilire chi debba ricevere quali beni con norme di ripartizione. Un testamento può essere modificato in qualsiasi momento anche senza informare i figli o in mancanza del loro consenso.
Anticipi ereditari
Alcuni genitori decidono, mentre sono ancora in vita, di assegnare parte del loro patrimonio a uno dei figli. Per evitare litigi, è opportuno informarne anche gli altri membri della famiglia. Dopo la morte dei genitori, il figlio che ha beneficiato dell’anticipo ereditario è soggetto all’obbligo di collazione nei confronti degli altri eredi.
Consiglio: verifichi se vuole dispensare, del tutto o solo in parte, suo figlio dall’obbligo di collazione. Non potrà in ogni caso violare le porzioni legittime.
Contratto successorio
Chi punta alla massima trasparenza e a disposizioni vincolanti opta per il contratto successorio con coniuge e figli. Questo strumento implica il coinvolgimento delle parti: a differenza del testamento, infatti, tutti devono accettare il contratto successorio e firmarlo. Esso assume validità con atto pubblico. Potrà essere modificato o annullato in seguito solo se tutti i contraenti sono d’accordo.
Il contratto successorio è particolarmente utile per le famiglie patchwork con figli avuti da più relazioni. Qui può anche nominare eredi istituiti e eredi sostituiti e stabilire che il patrimonio, alla morte del partner superstite, resti nella famiglia del partner deceduto per primo.
Con un contratto successorio si esclude che, al momento della divisione, gli eredi protetti da legittima possano rivendicare un qualche diritto al quale avevano rinunciato in precedenza. Il contratto successorio si rivela un ottimo strumento anche per gli imprenditori che vogliono prendere accordi vincolanti per la cessione della loro attività.
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