Successione

Diritto successorio in Svizzera: l’essenziale in sintesi

Il diritto successorio svizzero è orientato al modello di famiglia convenzionale. Tuttavia, anche il coniuge superstite può ritrovarsi in difficoltà qualora la coppia non abbia avviato i provvedimenti necessari a tempo debito, pianificando la successione. Tale pianificazione diventa praticamente un obbligo per le coppie non sposate e le persone singole.

Isabella Tarchini
Esperta in successione
Pubblicato in data
29 agosto 2023

La successione legale

Sono in pochi a lasciare disposizioni chiare su come procedere dopo la loro morte. In assenza di tali istruzioni, per la divisione del patrimonio successorio si applica il diritto successorio. Coniuge e figli sono, ai sensi della successione legale, gli eredi principali – gli altri parenti vengono presi in considerazione solo in un secondo momento. Oltre al coniuge superstite, solo i consanguinei hanno diritto all’eredità. Il partner convivente superstite, i figliastri e gli altri beneficiari senza legame di parentela non ricevono nulla per legge. 

Scheda informativa

Revisione del diritto successorio: cosa deve sapere

Questa scheda informativa mostra cosa è cambiato e perché è consigliabile ora riesaminare testamenti e contratti successori precedenti la revisione.

Eppure raramente la divisione dell’eredità prevista per legge corrisponde alle reali volontà del defunto: non di rado accade che le persone ad esso più care si ritrovino in ristrettezze economiche. Ciò non succede solo alle persone non contemplate dal diritto successorio – come ad esempio il partner convivente – ma di frequente anche al coniuge superstite. Questo infatti, se costretto a liquidare finanziariamente i figli, potrebbe ritrovarsi in difficoltà economiche – specie se la casa costituisce la parte più sostanziosa del patrimonio.

Per evitare che gli eredi si ritrovino in una situazione difficile o che venga favorito qualcuno che agli occhi della persona defunta non lo avrebbe meritato, bisognerebbe occuparsi della pianificazione successoria a tempo debito e rivolgersi a un professionista per una soluzione personalizzata e su misura. Per agevolare al massimo il coniuge, ad esempio, diritto matrimoniale e il diritto successorio offrono diverse possibilità.

Testamento e contratto successorio

Chi non è d’accordo con la ripartizione dell’eredità prevista per legge, può modificare la successione con un testamento o con un contratto successorio. È possibile stabilire, ad esempio, che un erede legittimo debba ricevere una quota più elevata o più bassa della successione di quanto dispone il diritto successorio; oppure disporre che anche altre persone debbano ricevere una quota dell’eredità.

La legge però non lascia completamente liberi di decidere in merito. Essa prescrive infatti che determinate persone debbano ricevere una quota minima dell’eredità, la cosiddetta porzione legittima. Tra gli eredi protetti da legittima rientrano il coniuge e i discendenti. Se i figli del defunto non sono più in vita, le loro legittime vanno ai loro discendenti. La porzione legittima del coniuge invece non viene devoluta.

Fino alla fine del 2022, in assenza di discendenti, anche i genitori avevano diritto a una porzione legittima. Tale diritto è venuto meno con il nuovo diritto successorio, entrato in vigore il 1° gennaio 2023. Inoltre, le porzioni legittime dei figli sono state ridimensionate: oggi, se il testatore è sposato, spetta loro solo 1/4 della successione – contro i 3/8 del vecchio diritto successorio. 

Decurtare la porzione legittima o abolirla del tutto – vale a dire, diseredare l’avente diritto – è legalmente ammissibile solo in casi molto rari. Un erede sfavorito a torto può impugnare il testamento con un’azione di riduzione e rivendicare la sua quota legittima.

I beni di successione, detratte tutte le legittime, forniscono la porzione disponibile, di cui si può disporre arbitrariamente. Solo chi non lascia eredi protetti da legittima può destinare tutto il suo patrimonio a piacimento – ad esempio, a una fondazione di pubblica utilità.

Importante: chi fa testamento deve anche attenersi a rigorose disposizioni di forma. Un testamento redatto di proprio pugno incompleto e sprovvisto di data e firma può essere invalidato; non è valido nemmeno un testamento redatto congiuntamente.

Un testamento può essere cambiato in ogni momento. Il contratto successorio invece è un patto vincolante tra disponente e uno o più eredi. Esso va autenticato pubblicamente e può essere risolto o modificato solo se tutte le parti contraenti sono d’accordo. 

Patrimonio successorio

Il diritto successorio stabilisce quali beni rientrano di fatto nella successione, che in seguito sarà ripartita tra gli eredi legittimi e quelli nominati in un testamento. 

Gli averi del secondo pilastro non sono soggetti al diritto successorio: non rientrano cioè nel patrimonio successorio del defunto. Pertanto, vengono divisi tra i beneficiari aventi diritto in base a regole proprie: anche per gli averi 3a come pure per le assicurazioni sulla vita vengono applicate disposizioni speciali.

Scheda informativa

Pianificare la successione prima che sia troppo tardi

Le decisioni da prendere e le procedure da seguire per far sì che l'eredità venga divisa secondo le sue volontà.

Per le coppie sposate si distingue inoltre cosa appartiene al marito e cosa alla moglie – come per un divorzio. Determinante per la divisione del patrimonio matrimoniale è il regime dei beni cui la coppia coniugata è soggetta: partecipazione agli acquisti, divisione dei beni o comunione dei beni.

La maggior parte delle coppie opta per la partecipazione agli acquisti, che contempla la ripartizione del patrimonio in beni propri e acquisti. Si chiamano acquisti la parte del patrimonio che i coniugi hanno costituito assieme durante il matrimonio – solitamente anche la casa che hanno comprato assieme. Nei beni propri rientra ciò che un coniuge possedeva o ha ricevuto in regalo o in eredità prima di sposarsi.

Il coniuge superstite riceve i suoi beni propri e la metà degli acquisti mentre l’altra metà e i beni propri del defunto rientrano nella successione. Questa tocca per metà al coniuge superstite, metà ai figli – se non disposto diversamente.

Anticipi sull’eredità e donazioni

In linea di principio, fino a quando si è in vita si può fare del proprio patrimonio ciò che si vuole. E quindi anche regalarlo. Doni occasionali inferiori a 5000 franchi oppure pagamenti a favore dei discendenti, destinati alla loro educazione o formazione, non rappresentano alcun problema, a condizione che non superino la consueta entità; per somme più ingenti, beni immobili, collezioni o partecipazioni è necessario adottare misure adeguate.

Scheda informativa

Contratto successorio e altri rimedi

Faccia rispettare le sue ultime volontà: la presente scheda informativa le indica le soluzioni per tutelare se stesso e la sua famiglia.

Per legge, i discendenti devono compensare tali anticipi al momento della divisione dell’eredità. Le rispettive quote verranno proporzionalmente ridotte. Ciò significa, a seconda dei casi, che chi ha beneficiato di un anticipo deve liquidare i coeredi con una parte di quanto ricevuto. È possibile esonerare i discendenti dall’obbligo di collazione di un anticipo sull’eredità ma solo  nell’ambito della porzione disponibile. Le porzioni legittime devono restare garantite.

Spesso non è neppure chiaro chi ha ricevuto quanto e quando. Per questo motivo bisognerebbe fissare per iscritto ogni anticipo sull’eredità e stabilire allo stesso tempo se i beneficiari debbano compensarlo al momento della divisione dell'eredità o meno.

La legge contempla l’obbligo di collazione solo per i discendenti; gli altri eredi legittimi come il coniuge, le sorelle o i fratelli, i genitori e gli eredi nominati nel testamento non devono compensare gli anticipi, a meno che questi non siano state elargiti negli ultimi cinque anni e violino le porzioni legittime o che il donatore abbia espressamente stabilito un obbligo di collazione.

Divisione dell’eredità e esecuzione testamentaria

Tutti gli eredi, dal punto di vista giuridico, costituiscono la cosiddetta comunione ereditaria. I componenti di una comunione ereditaria hanno l’obbligo di prendere decisioni attinenti l’eredità su base congiunta. Anche solo un singolo erede può bloccare la divisione della successione se si dichiara contrario a tutti gli altri eredi che sono invece d’accordo. E questo anche se gli spetta unicamente una piccola quota del patrimonio.

Se muore un membro della comunione, la sua porzione viene devoluta ai suoi eredi. Con il passare del tempo dunque, la comunione ereditaria conterà un numero sempre maggiore di coeredi, i cui interessi, se possibile, si discostano ancora di più da quelli della comunione ereditaria originaria. Ecco perché sarà ancora più difficile arrivare a una decisione unanime. Si consiglia pertanto di procedere alla divisione dell’eredità il prima possibile, in modo da sciogliere la comunione ereditaria in tempi brevi.

Scheda informativa

Risparmiare imposte su eredità e donazioni

Questa scheda informativa spiega come risparmiare sulle imposte in materia di eredità e donazioni.

Una divisione dell’eredità è impegnativa – anche quando è stato già stato stabilito e regolato come debbano essere divisi i beni. Chi vuole dispensare da tale onere i propri cari nomina nel testamento o nel contratto successorio un esecutore testamentario professionista.

L’esecutore testamentario supporta gli eredi nel periodo di lutto e si occupa fino alla divisione dell’eredità di tutte le questioni economiche; mette a punto, in base alle disposizioni della persona defunta, una proposta di divisione. Se gli eredi la rifiutano, l’esecutore cerca altre soluzioni, corrette per tutte le parti in causa.

Imposte di successione e imposte di donazione

Nella tassazione, la maggior parte dei cantoni non opera alcuna distinzione tra eredità e donazione, le imposte presentano in genere lo stesso importo. I beni mobili (contanti, depositi su conti, titoli) sono soggetti a imposta nel cantone in cui il donatore o testatore era domiciliato al momento della donazione o successione. I beni immobili, invece, vengono tassati nella maggior parte dei casi dove sono ubicati.

L’ammontare delle imposte di successione viene stabilito, nella maggior parte dei cantoni, in base importo e grado di parentela. I coniugi sono gli unici, ereditando l’uno dall’altro, a essere esenti dalle imposte di successione e di donazione in tutta la Svizzera: persino i discendenti diretti (figli, nipoti, pronipoti) devono pagare le tasse nel ricevere un’eredità – tuttavia solo in pochi cantoni e a un’aliquota relativamente bassa. I più penalizzati in questo ambito sono certamente gli eredi senza legami di parentela con il testatore o donatore: per loro, le tasse sono decisamente elevate. In caso di importi elevati, nelle mani dello Stato finisce spesso un quarto o addirittura metà della successione come dimostra il confronto delle imposte di successione.

Chi vuole che i propri eredi e altri beneficiari paghino meno imposte possibile ha una serie di possibilità: per esempio, ripartire un’eredità su più anticipi sull’eredità. In alcuni casi si possono risparmiare imposte di successione anche nominando nel testamento eredi istituiti ed eredi sostituiti. 

Un altro esempio: chi possiede immobili in un cantone agevolato fiscalmente può donarli in tempo di vita ottenendo ulteriori agevolazioni; se vengono invece ereditati alla morte del testatore, possono essere tassati all’aliquota fiscale del cantone di domicilio del defunto. In determinati casi, può rivelarsi fiscalmente vantaggiosa una donazione con riserva di usufrutto.

Con il nostro calcolatore può scoprire l’entità delle imposte di successione e delle imposte di donazione.