Cassa pensioni

PMI e cassa pensioni: migliori prestazioni allo stesso costo

Molte aziende non ottimizzano la propria cassa pensioni da anni. Eppure potrebbero offrire una copertura migliore ai propri collaboratori senza aumentare i costi.

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Sandro Miani
Esperto in soluzioni aziendali
Pubblicato in data
31 Gennaio 2025

Sempre più collaboratori vogliono sapere quanto è valida la cassa pensioni del loro datore di lavoro. Questo è quanto le PMI segnalano a VZ. Dopo il voto sulla riforma LPP dello scorso autunno, si rileva un aumento di consapevolezza tra gli assicurati. Oggi i dipendenti chiedono prestazioni in linea con il mercato, una richiesta più che giustificata.
 

Scheda informativa

Istruzioni per cambiare cassa pensioni

Consigli pratici per cambiare istituto previdenziale seguendo una procedura snella e strutturata. 

Chi confronta più offerte trova spesso soluzioni di cassa pensioni con prestazioni equivalenti ma costi inferiori. Tuttavia, molte PMI non esaminano la loro soluzione previdenziale per anni. Per queste aziende il potenziale di miglioramento è davvero elevato. In linea di massima, vale la pena sia per le imprese che per i collaboratori rivedere la propria soluzione di cassa pensioni ogni tre-cinque anni. 

Offrire di più ai collaboratori

Molte ditte non ne sono al corrente: cambiando fornitore, possono migliorare le prestazioni, senza spendere di più né per l’azienda né per i dipendenti, nonché soddisfare la richiesta dei collaboratori di migliori prestazioni.

L'esempio seguente illustra come funziona: una società fiduciaria passa a un fornitore più conveniente. Con i risparmi ottenuti, aumenta le prestazioni di rischio del 10 percento. Questo garantisce una maggiore protezione per i dipendenti e le loro famiglie in caso di decesso o invalidità. Inoltre, l’azienda aumenta i contributi di risparmio dello 0,5 percento, permettendo ai collaboratori di accumulare più capitale previdenziale.

L’ampliamento delle prestazioni comporta un lieve aumento dei costi per l’azienda, ma questo può essere coperto con i risparmi ottenuti dal cambio di fornitore. Il risultato? I costi complessivi restano praticamente invariati, ma le prestazioni della cassa pensioni migliorano. È opportuno confrontare le offerte e passare a un offerente con prestazioni migliori e a parità di costi.

In base all’esperienza, il maggiore potenziale di ottimizzazione si rileva presso quelle aziende che da anni non hanno più verificato le condizioni della loro cassa pensioni. I titolari di PMI e gli amministratori di casse pensioni dovrebbero pertanto procedere regolarmente a dei confronti e, se del caso, passare a un ente previdenziale che offra prestazioni migliori per lo stesso prezzo. In genere è sufficiente confrontare i costi attuali e con offerte di altri fornitori per rilevare il potenziale di ottimizzazione.

Analizzare il modello di cassa pensioni in modo critico

Nell’analisi della cassa pensioni va valutato anche il modello scelto. Sempre più imprese esaminano la possibilità di passare dal modello assicurativo completo a una fondazione collettiva semi-autonoma. Come mai? Le compagnie di assicurazioni integrali investono il patrimonio degli assicurati in modo molto conservativo. Pertanto, la componente azionaria è solitamente a una sola cifra percentuale, motivo per cui gli assicurati in regime sovraobbligatorio difficilmente partecipano alla performance dei prezzi delle azioni.

Inoltre, tali compagnie sono obbligate a destinare parte dei ricavi del regime sovraobbligatorio al finanziamento delle garanzie sul capitale assicurato in regime obbligatorio. Si tratta del cosiddetto meccanismo di ridistribuzione – che mal si sposa con il diritto sulla previdenza professionale.

Nel caso di una fondazione collettiva semi-autonoma, il rischio di investimento è a carico delle persone assicurate. Esse però possono beneficiare delle opportunità di investimento: se gli investimenti rendono bene, gli averi di vecchiaia degli assicurati vengono remunerati con interessi più elevati. A seconda della fondazione collettiva, anche le persone assicurate possono avere voce in capitolo nella strategia d’investimento.

Consiglio: inizi a pianificare un eventuale cambiamento con sufficiente anticipo. I contratti prevedono solitamente un termine di preavviso di sei mesi. Ciò significa che la disdetta deve pervenire all’attuale istituto di previdenza entro il 30 giugno affinché la copertura presso il nuovo assicuratore si attivi all’inizio dell’anno successivo. Informi tempestivamente i suoi dipendenti del cambiamento e sulle migliorate prestazioni di cassa pensioni. 

Vuole sapere come può ottimizzare la sua previdenza? Faccia analizzare la sua cassa pensioni da VZ gratuitamente. Nella scheda informativa gratuita può apprendere come attuare il passaggio nelle tempistiche e nelle modalità appropriate. Oppure fissi un appuntamento con un esperto presso la succursale VZ a lei più vicina.