Quanto denaro le rimarrà dopo il pensionamento?
Tanti lavoratori non riescono a fare una stima di quanto denaro servirà loro dopo il pensionamento. Gran parte degli averi è spesso vincolata alla casa o in cassa pensioni. Questo patrimonio va protetto, affinché sia duraturo negli anni.
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Tanti nati negli anni del boom demografico sono prossimi al pensionamento e in preda ad alcuni dubbi. Spesso ci si riferisce a loro come alla generazione dei baby boomer.
Molti di loro si chiedono, a ragion veduta, se i loro risparmi saranno sufficienti per mantenere l’abituale tenore di vita, anche una volta in pensione. E questo perché le rendite delle casse pensioni sono diminuite di molto, mentre la speranza di vita è aumentata, rendendo il pensionamento ancora più costoso.
VZ VermögensZentrum ha analizzato la composizione del patrimonio di circa 2200 economie domestiche della classe media in Svizzera che hanno pianificato il pensionamento assieme agli esperti di VZ. I risultati dello studio sono davvero sorprendenti.
- Le economie domestiche senza una casa di proprietà detengono un valore patrimoniale mediano di 1 milione di franchi al momento del pensionamento (tabella in basso).
- Nel gruppo con una casa di proprietà (86 percento dei casi analizzati), il valore mediano è di gran lunga più alto (1,57 milioni di franchi).
- Questo significa che la metà delle economie analizzate dispone di un patrimonio maggiore, mentre l’altra metà di un valore inferiore. Ordini gratuitamente il nuovo studio di VZ qui.
Molti risparmi sono accumulati negli averi previdenziali
Si potrebbe pensare che una tale somma di denaro sia sufficiente per una vita spensierata dopo il pensionamento. Ma facendo bene i conti, si scopre che il costo della vita per una coppia sposata può raggiungere rapidamente cifre milionarie. Questo scenario è illustrato dall’esempio della tabella in basso: nei 25 anni dopo il pensionamento, questa coppia avrà bisogno di 1,5 milioni di franchi oltre alla rendita AVS per finanziare le spese, compresi gli interessi ipotecari, i premi assicurativi e le tasse.
Di primo acchito queste cifre sono spaventose, ma per fortuna gran parte di questo denaro è già stato messo da parte. La maggior parte dei lavoratori versa nella cassa pensioni per anni. Come mostrato nello studio di VZ, accumulano un patrimonio di tutto rispetto fino al momento del pensionamento.
Importante: conviene occuparsi degli averi accumulati nella cassa pensioni, perché sarà proprio da questi che dipenderà il tenore di vita dopo il pensionamento.
Come organizzare il patrimonio
Poiché le rendite sono in costante calo, sempre più assicurati decidono di riscuotere i loro averi in forma di capitale anziché come rendita. Venendo quindi meno quest’ultima, essi devono trasformare questo capitale in una sorta di «rendita sostitutiva». Per far sì che il capitale riscosso basti il più a lungo possibile e che lei possa mantenere la casa come riserva, deve pianificare tutto al meglio e per tempo. I seguenti punti sono decisivi.
Tra i 50 e i 60 anni
- Legga attentamente il certificato della cassa pensioni: questo riporta la situazione attuale e una stima della performance del suo patrimonio.
- Se ne ha la possibilità, effettui versamenti volontari nel pilastro 3a e nella cassa pensioni. Attinga alle eredità o ai risparmi di cui non ha necessità immediata. In questo modo riduce il suo onere fiscale e migliora le prestazioni per la vecchiaia.
- Molte casse pensioni offrono la scelta fra diversi piani di risparmio. Se può permetterselo, opti per un piano con contributi di risparmio più elevati, così può risparmiare più capitale e aumentare il suo potenziale di riscatto nella cassa pensioni.
- Allestisca un budget e, partendo da questo, rediga dei piani finanziari per le varie forme di prelievo degli averi della cassa pensioni. Elenchi le sue uscite nel modo più realistico possibile.
Tra i 60 e i 65 anni
- Ora deve decidere come prelevare i suoi averi previdenziali dalla cassa pensioni: rendita, capitale o una combinazione delle due opzioni? Valuti le opportunità e i rischi. Il suo piano finanziario la sosterrà in questo senso. I principali consigli li trova anche nella scheda informativa.
- La rendita è garantita a vita, ma il capitale è in genere più vantaggioso e le permette anche di mantenere una certa flessibilità.
- Pochissime casse pensioni compensano gli effetti dell’inflazione. Chi percepisce una rendita deve tenere conto che questa si svaluta con il passare degli anni.
- Siccome alla riscossione del capitale previdenziale si applica un’imposta sul versamento, le conviene ripartire i prelievi su più anni: lo scaglionamento le permette di risparmiare sulle imposte. A questo si presta anche il pensionamento parziale.
Dopo i 65 anni
- Può investire gli averi previdenziali prelevati a suo rischio. Tanti si aspettano un rendimento non molto realistico o consumano il denaro troppo velocemente. Faccia quindi calcolare il rendimento di cui necessita per assicurarsi entrate durature.
- All’età di 65 anni la speranza di vita è stimata intorno ai 20 anni. Impieghi questo orizzonte temporale dividendo il suo patrimonio in due parti: la prima copre il suo fabbisogno di reddito nei primi dieci anni. Il denaro viene investito in strumenti a basso rischio e viene speso man mano nel tempo.
- La seconda parte garantisce il suo reddito per i successivi dieci anni. Può investire una parte in titoli azionari, a seconda del profilo di rischio. Dopo dieci anni, questo denaro viene reinvestito a basso rischio e finanzia le sue uscite a vita.
- Verifichi a intervalli regolari se il suo piano finanziario è al passo coi tempi. Gli adeguamenti sono necessari se, ad esempio, si verificano spese impreviste.
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