Accettare o rifiutare l’eredità?
Non sempre l’eredità è cosa gradita. Se esiste il rischio di un sovraindebitamento, un’attenta verifica è imprescindibile.
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Ogni erede può rifiutare un’eredità qualora il de cuius risultasse fortemente indebitato. Se ciò non avviene entro tre mesi dalla data in cui è venuto a sapere della morte del testatore, l’eredità risulta quale accettata. L’erede in questione pertanto sarà responsabile dei debiti che eventualmente possono venire alla luce anche solo in un secondo momento.
Accade spesso che l’erede che non abbia avuto alcun rapporto – o solo rapporti saltuari – con il defunto, non sia a conoscenza di eventuali debiti. Banche e autorità concedono informazioni unicamente se è possibile esibire un certificato di eredità. Per ricevere questo documento bisogna accettare l’eredità. Come procedere dunque se non si ha idea delle reali condizioni economiche del defunto? Tre sono le opzioni possibili.
1. Certificato d’informazione
In alcuni cantoni un certificato d’informazione è in genere ottenibile a costi accessibili. Con tale documento è possibile consultare i documenti presso banche, ufficio fiscale e uffici di esecuzione circa la situazione finanziaria del defunto. Va detto però che possono comunque esserci debiti non rilevati in tale documentazione – per esempio, fatture molto consistenti non ancora saldate.
2. Inventario pubblico
Ogni erede può richiedere un inventario entro un mese dalla morte del disponente. Nell’inventario, l’ufficio competente elenca tutti i beni all’attuale valore di mercato attuale assieme a tutti i debiti. A tal fine, eventuali creditori saranno invitati a farsi avanti, in genere entro un mese, con un invito pubblicato su un quotidiano o sul bollettino ufficiale per rivendicare le proprie pretese.
Ultimato l’inventario, gli eredi devono decidere nel giro di un mese se rifiutare o accettare l’eredità senza riserve oppure solo quanto riportato nell’inventario pubblico. In questo caso, si assumeranno solo gli eventuali debiti riportati nell’inventario – tuttavia, non soltanto in proporzione alla loro quota ma su tutto il patrimonio.
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Un inventario pubblico può costare diverse centinaia di franchi o addirittura migliaia. In genere, sono somme che gli eredi devono pagare in anticipo.
3. Liquidazione d’ufficio
Se tutti gli eredi e anche i loro discendenti rinunciano all’eredità, essa viene liquidata dall’ufficio fallimentare. Gli eredi ricevono successivamente quello che ancora resta, al netto di tutti i debiti nonostante abbiano rifiutato l’eredità.
Attenzione: chi interviene in una pratica ereditaria ha automaticamente accettato l’eredità anche se non lo ha espresso in modo manifesto. Viene considerato un intervento se, ad esempio, un erede porta via a casa sua oggetti o beni patrimoniali prima che la divisione dell’eredità abbia avuto luogo.
Se poi si scopre che la persona defunta era anche indebitata, non potrà più tirarsi indietro e rifiutare l’eredità. Chiunque abbia anche solo il sospetto che l’eredità possa essere sovraindebitata dovrebbe chiarire in anticipo cosa gli è consentito fare e cosa no, in modo da poter comunque rinunciare all’eredità in un secondo momento.