Consiglio federale: in futuro sarà possibile recuperare versamenti 3a mancati
In futuro si potranno eseguire riscatti anche nella previdenza privata. Questo permette di recuperare i versamenti mancati e di risparmiare sulle imposte. Ci sono però alcune restrizioni di cui tenere conto.
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Su mandato del Parlamento, il Consiglio federale ha deciso di consentire i riscatti retroattivi nel pilastro 3a. La misura sarà applicata a partire dal 2025. Chi, per uno o più anni, non ha eseguito versamenti o ha versato solo un importo inferiore al tetto massimo consentito potrà recuperarli in anni successivi. In questo modo, è possibile colmare retroattivamente le rispettive lacune. Anche l’importo del riscatto può essere dedotto per intero dal reddito imponibile, il che è possibile già oggi per i contributi ordinari 3a.
Ci sono però alcune restrizioni di cui tener conto:
- i riscatti retroattivi sono consentiti per massimo dieci anni – per esempio, per versamenti mancati nel 2025, sarà possibile eseguire il riscatto nel 2027 o nel 2035;
- lacune contributive precedenti il 2025 non possono essere colmate mediante questa misura. Pertanto, chi in passato non ha mai versato alcun contributo nel pilastro 3a o ha versato solo importi inferiori al tetto massimo consentito non potrà più colmare le rispettive lacune. I primi riscatti retroattivi saranno
- i riscatti sono autorizzati solo per gli anni durante i quali si è percepito un reddito AVS in Svizzera. Di conseguenza, chi non lavora – ad esempio nel 2025 – non potrà recuperare il versamento 3a mancato in quell’anno;
- si è legittimati a versare un riscatto retroattivo solo se nell’anno in cui si effettua il versamento si percepisce un salario soggetto ad AVS;
- prima di procedere al riscatto retroattivo per un anno perso, è necessario versare il contributo annuo regolare. Inoltre, è possibile, in aggiunta al contributo regolare, effettuare un riscatto per un importo pari al cosiddetto "piccolo contributo" (importo di riscatto per persone che esercitano un’attività lucrativa affiliate a una cassa pensioni). Per il 2025, ad esempio, l’importo è pari a 7258 franchi. Questa regola vale anche per gli attivi senza cassa pensioni, dunque principalmente per i lavoratori autonomi.
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