Pensionamento

Dopo il pensionamento si pagano meno imposte? Ipotesi errata

Regole complesse, riforme e la minaccia di un aumento delle imposte: difficilmente si riesce a calcolare l’impatto fiscale per gli anni successivi al pensionamento. 

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Dino Giuliani
Responsabile succursale
Pubblicato in data
28 Febbraio 2025

Lo Stato agevola il passaggio al pensionamento con misure mirate. Tra queste figurano gli incentivi di natura fiscale che servono a contribuire o a garantire migliori condizioni finanziarie dopo il pensionamento. Questo è uno dei grandi punti di forza del nostro sistema previdenziale. 

Scheda informativa

Come risparmiare sulle imposte quando si va in pensione

Scopra come riuscire ad ottimizzare le entrate imponibili dopo il pensionamento. 

Tuttavia, sempre più attivi diventano preda di incertezze, a seguito delle continue riforme e di leggi fiscali sempre più complesse. Inoltre, il dibattito politico sull’aumento delle imposte sulla riscossione degli averi di pilastro 3a e cassa pensioni non aiuta di certo. Per la maggior parte dei lavoratori è quindi molto difficile valutare i risvolti fiscali sul proprio pensionamento. 

Molti credono di dover pagare meno imposte, in quanto le rendite erogate da AVS e cassa pensioni sono sicuramente molto più basse del loro ultimo stipendio. Tuttavia, il risparmio fiscale è molto inferiore alle aspettative. Nell’esempio riportato nella tabella in basso, la coppia sposata, una volta in pensione, percepisce ben 60'000 franchi in meno all’anno. L’onere fiscale però si riduce solo di 8000 franchi circa. Tanti ignorano tale aspetto e restano delusi quando si accorgono di non potersi permettere il tenore di vita sperato. 

È necessario pertanto informarsi il prima possibile sulle agevolazioni fiscali messe a punto dallo Stato. I consigli riportati qui di seguito l’aiutano a impostare tutto correttamente. Trova ulteriori suggerimenti nella scheda informativa gratuita

Si organizzi per bene 

Chi si fa un’idea del proprio onere fiscale già diversi anni prima del pensionamento è decisamente favorito. 

Cassa pensioni: sempre più spesso si sente dire che i versamenti volontari in cassa pensioni (riscatti CP) sono vantaggiosi solo per chi percepisce un reddito elevato. Questo non è vero. Naturalmente i lavoratori autonomi e i dipendenti con stipendi elevati sono quelli che ne traggono maggior beneficio – ma i riscatti in cassa pensioni convengono anche a chi ha un salario più modesto. 

Le famiglie svizzere parcheggiano forti somme di denaro su conti di risparmio, dai 50'000 ai 300'000 franchi. Molti hanno anche ereditato qualcosa. Chi ne utilizza una parte e versa, ad esempio, 10'000 franchi all’anno in cassa pensioni a titolo facoltativo può risparmiare diverse migliaia di franchi sulle imposte e migliorare le prestazioni per la vita da pensionato. 

Pilastro 3a: è un ottimo strumento per mettere da parte denaro e risparmiare sulle imposte. Versi i contributi ogni anno anche per importi inferiori al tetto massimo. Tali somme possono essere dedotte per intero dal reddito imponibile.

Consiglio: non riscuota i suoi averi tutti in una volta ed eviti così una progressione più elevata. Le autorità fiscali sommano infatti tutti i prelievi avvenuti nel corso di un anno – spesso anche a quelli effettuati dal coniuge. 

Decida nel modo giusto 

L’entità delle imposte dopo i 65 anni e le rispettive tempistiche dipendono in largamisura dalla modalità di riscossione degli averi di cassa pensioni: rendita, capitale o il mix delle due opzioni. La rendita viene tassata a vita come reddito. Per il capitale invece, la maggior parte delle imposte si applica al momento del versamento, ridimensionandosi in seguito. 

Consiglio: più importante delle considerazioni fiscali è la possibilità di generare con i propri risparmi un reddito sicuro: il denaro deve durare il più a lungo possibile. Le rendite erogate da AVS e casse pensioni spesso coprono solo il 50 percento circa dell’ultimo stipendio, perché negli ultimi anni le aliquote di conversione delle casse pensioni sono diminuite in modo significativo. Da questa aliquota dipende l’entità della sua rendita. È quindi opportuno verificare per tempo quali prestazioni offre la propria cassa pensioni. I coniugi, in particolare, devono valutare bene a chi dei due conviene scegliere la rendita e a chi il capitale. 

Riduca i costi 

Dopo il pensionamento, il tenore di vita dipende anche da come si impostano le uscite di natura fiscale. 

Valore locativo: in caso di abolizione, è probabile che per molti proprietari di immobili l’onere fiscale diminuisca. Tuttavia, è necessario verificare se, una volta venuto meno il valore locativo, vale la pena rimborsare l’ipoteca. Questo perché può esserci il rischio che dopo i 65 anni manchi denaro per vivere. 

Lavorare dopo i 65: chi continua a lavorare anche oltre l’età di pensionamento ordinaria dovrebbe calcolare le uscite fiscali. Infatti, con un salario addizionato alle rendite erogate da AVS e cassa pensioni, l’onere fiscale non può che lievitare significativamente. Valuti come evitarlo. A seconda dei casi, può valere la pena di rinviare la rendita di qualche anno.

Investimenti: prediliga gli investimenti agevolati fiscalmente. A differenza dei redditi da interessi, le plusvalenze sono in genere esenti da imposte. Dalla prospettiva fiscale, è dunque meglio investire il denaro in modo tale da ottenere utili esentasse e meno proventi di interesse. 

Vuole ridurre il suo onere fiscale? Ordini la scheda informativa o fissi un appuntamento presso la succursale VZ a lei più vicina.