Investimenti: a cosa deve prestare attenzione
Chi vuole investire in modo riuscito è chiamato ad agire con metodo. Innanzi tutto, dovrebbe definire una strategia adeguata. Nel farlo, è essenziale considerare i costi, evitare i prodotti propri delle banche nonché gli esperimenti azzardati.
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Trovare la strategia d’investimento giusta
La strategia indica l’entità della quota del patrimonio da investire in quale classe d’investimento, come ad esempio azioni o obbligazioni. Molti investitori privati ignorano che la performance di un deposito titoli dipende per circa il 70 percento dalla strategia di investimento. Questa rappresenta pertanto un fattore determinante per il successo – o l’insuccesso – degli investimenti.
Per definire la strategia d’investimento vanno rilevate capacità di rischio e propensione al rischio. La capacità di rischio rileva l’entità delle perdite che può sostenere un investitore, mentre la propensione al rischio indica il suo grado di tollerabilità a livello emotivo verso oscillazioni importanti dei corsi. Poiché la situazione personale può cambiare, si raccomanda di verificare la strategia d’investimento con regolarità.
Al momento di andare in pensione, ad esempio, la strategia d’investimento va ridefinita. Infatti, dopo il pensionamento, costituire un patrimonio non è più prioritario: lo diventa il consumarlo in modo sistematico.
Non farsi tentare da esperimenti azzardati
Qual è un obiettivo ragionevole quando si investe in denaro? Per la maggior parte degli investitori la risposta è: un rendimento conforme sia al mercato sia al proprio profilo di rischio. Vale a dire, si guadagna e si perde in modo simile al mercato.
Certo, suona poco pirotecnico, soprattutto quando fund manager e consulenti in investimenti promettono «rendimenti superlativi». Questi restano tuttavia, il più delle volte, una mera utopia: diversi studi mostrano che quasi nessuno riesce a battere il mercato in modo sistematico. Gli investitori dovrebbero pertanto puntare a un rendimento realistico sul lungo termine.
Evitare prodotti propri della banca
Per i consulenti bancari è generalmente più vantaggioso raccomandare i prodotti della banca per cui lavorano, poiché la loro vendita è molto più lucrativa rispetto agli altri investimenti.
Uno studio VZ rileva che i prodotti propri della banca spesso divorano il rendimento in modo sostanziale. Solitamente si tratta di fondi d’investimento attivi. Chi gestisce fondi attivi tenta di ottenere un rendimento maggiore rispetto al mercato. Questo comporta costi più elevati. D’altro canto, è stato dimostrato che solo a pochi fondi riesce di battere il benchmark. I prodotti propri della banca non sono una fonte di rendimento miracolosa – al contrario! La maggior parte di questi si distinguono in modo mediocre e solo alcuni sono ben lontani dai risultati raggiunti dai fondi migliori della loro stessa categoria.
Investire denaro secondo criteri sostenibili
Per gli investitori è sempre più importante considerare nei loro investimenti anche i criteri legati a ambiente (Environment), società (Social) e gestione aziendale (Governance).
Per riconoscere quelle imprese che si distinguono in materia di sostenibilità, si può fare riferimento ai rating ESG. Tuttavia, ogni agenzia rating interpreta diversamente il concetto di sostenibilità. Pertanto, un’impresa può presentare buoni risultati presso un’agenzia e ricevere al contempo voti negativi da un’altra. È auspicabile dunque combinare i risultati di più rating.
Considerare dovutamente le spese
Molti investitori trascurano i costi. Anzi: a volte ignorano completamente a quanto ammontino le spese che la banca addebita loro per l’acquisto, la vendita e la custodia dei titoli. Queste possono divorare una grossa fetta del rendimento. Un check del deposito indipendente mostra il potenziale di risparmio circa le spese.
Tra le banche vi sono grandi differenze in termini di spese. Passando a una banca che offre condizioni migliori, gli investitori possono risparmiare a fino al 70 percento sui costi. Chi vuole trasferire titoli da una banca all’altra viene spesso penalizzato con spese di trasferimento esagerate. La differenza di prezzo tra spese di tenuta del deposito e costi di transazione è così evidente, che vale la pena passare a una banca più conveniente già nel corso del primo anno.
Per un deposito del valore di 500'000 franchi, presso le maggiori banche svizzere si pagano in media 8800 franchi all’anno per eseguire 40 acquisti – o vendite – di 20'000 franchi ciascuno. Presso VZ invece, solo 1750 franchi scegliendo il modello della commissione forfettaria, ancora più conveniente del modello Ticket fee, che prevede il pagamento di ogni singola transazione. Il potenziale di risparmio ammonta pertanto a oltre 7000 franchi – e questo anno dopo anno.
Il resoconto mensile sull’andamento dei mercati finanziari:
Evitare di accumulare troppi risparmi sui conti
Un recente sondaggio di VZ condotto su circa 6500 economie domestiche mostra che in media le famiglie detengono più di 270’000 franchi di liquidità nei conti. A lungo termine, nella maggior parte dei casi si tratta di una somma eccessiva, poiché il denaro sul conto perde valore ogni anno. Dato che i tassi d’interesse sono bassi, l'effetto dell'interesse composto non funziona e intanto le imposte e l'inflazione intaccano sempre più i risparmi.
È saggio tenere i salari di metà anno su un conto privato, in quanto questi fondi sono in genere sufficienti a coprire le spese di vita. Investire l'altra metà o un intero anno di salario in un conto di risparmio è una valida mossa. Tuttavia, questo denaro dovrebbe fruttare interessi in linea con il mercato, cosa che oggi non avviene con molte banche. Dovrebbe quindi passare a una banca che le offra tassi d’interesse equi sul denaro da lei investito.
Investire in modo intelligente e vantaggioso in ETF
Gli Exchange-Traded Fund (ETF) sono fondi passivi che, a differenza dei fondi di investimento tradizionali, non necessitano di una gestione attiva. Non tentano di battere un indice definito vendendo o acquistando titoli in base alle loro prospettive; al contrario, gli ETF hanno l’obiettivo di replicare il più esattamente possibile l’indice di riferimento, come ad esempio lo SMI, il Dow Jones o il DAX. Pertanto, quando l’indice sale, sale anche il corso dell’ETF – e viceversa. Poiché non si procede ad alcuna scelta attiva dei titoli, i costi degli ETF sono molto più ridimensionati dei fondi gestiti attivamente.
Consulenza senza conflitto d’interesse
Gli esperti di VZ valutano i suoi investimenti in modo imparziale, poiché non guadagnano nulla sui prodotti raccomandati. Le garantiscono tutta l’assistenza di cui ha bisogno – a prescindere che investa il suo patrimonio autonomamente, che voglia ricevere regolamenti proposte d’investimento messe a punto da VZ o che deleghi completamente la gestione dei suoi titoli a un professionista.
Un’analisi del deposito indipendente presso VZ rileva i punti deboli dei suoi investimenti e conflitti di interesse della sua banca. Scopre come il suo deposito si è distinto in confronto al mercato e al portafogli degli altri investitori. E se il suo deposito nasconde troppi rischi di perdite o spese esagerate che divorano il rendimento.