Le donazioni trasversali possono essere soggette a tasse davvero elevate

Alla morte di un genitore, molti figli lasciano la loro quota di eredità al genitore superstite, aspettando si riscuoterla una volta che anche questo è scomparso. Per alcuni versi è una decisione ragionevole. Tuttavia, se si attende molto a regolare tale passaggio, possono esserci risvolti fiscali molto importanti.

Quanto possono essere elevate lo dimostra una famiglia residente a Berna: dopo il decesso del padre, entrambi i figli rinunciano provvisoriamente alla loro eredità, affinché la madre non si ritrovi in difficoltà economiche e costretta a vendere casa. Lei mantiene dunque tutti i beni di successione, per un ammontare pari a 600'000 franchi. Dalla prospettiva fiscale, ciò potrebbe essere interpretato come una donazione da parte dei figli alla madre. Di conseguenza, la madre dovrà versare le imposte di donazione, pari a circa 109'000 franchi.

È possibile evitare che questo accada. Basta che i coniugi in vita si favoriscano l’un l’altro. Così il coniuge superstite mantiene i beni senza che ciò venga interpretato come una donazione. A tal fine, il regime dei beni e il diritto successorio offrono diverse possibilità. Oppure, sempre al fine di evitare imposte di donazione, dopo la morte del padre o della madre, i figli non rinunciano all’eredità ma concedono al genitore superstite l’importo corrispettivo come prestito.

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