Il valore locativo verrà presto abrogato?
Il Parlamento ha deciso di abolire il valore locativo. L’ultima parola spetta però agli elettori.

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Da decenni ormai, il valore locativo è politicamente nell’occhio del ciclone. Tuttavia, almeno sinora, ha resistito a ogni tentativo di abrogarlo. L’ultimo tentativo del Parlamento risale al 2017. Ci sono voluti più di sette anni perché il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati si accordassero sulla proposta dello scorso dicembre. Qui di seguito i suoi punti cardine.
- La tassazione del valore locativo va abolita su prime e seconde case.
- I costi di manutenzione relativi alla proprietà immobiliare ad uso personale non possono essere dedotti né a livello federale né cantonale. Restano però deducibili i costi di manutenzione delle proprietà immobiliari date in affitto.
- A livello federale, sono deducibili i costi di lavori di conservazione dei monumenti mentre non si possono più rivendicare le spese destinate a smantellamento e risparmio energetico. I cantoni hanno però facoltà di continuare a consentire la deduzione di costi di conservazione di monumenti e smantellamento per un periodo illimitato nonché quelli di misure di risparmio energetico fino al massimo al 2050.
- Gli interessi debitori possono essere dedotti solo in misura equivalente al rapporto tra il patrimonio costituito dai beni immobili (esclusi gli immobili residenziali occupati dal proprietario) e il patrimonio complessivo (il cosiddetto metodo proporzionale-restrittivo). In altre parole, chi non è titolare di immobili in affitto non può più dedurre gli interessi debitori.
- Un’eccezione si applica a coloro che acquistano per la prima volta una proprietà immobiliare per uso personale: tali acquirenti beneficiano di una deduzione degli interessi passivi limitata a dieci anni. Nel primo anno, per chi è sposato, questa equivale a massimo a 10’000 franchi; per gli altri contribuenti, a 5000 franchi. Questo importo si riduce, di anno in anno, di 1000 franchi (coniugi) rispettivamente 500 franchi (altri contribuenti).
Anche se il Parlamento riuscisse a trovare ora un accordo su una variante di riforma, resta ancora da definire se e quando il valore locativo sarà effettivamente abolito. L’abolizione risulterebbe problematica principalmente per i cantoni con molte case di vacanza, poiché essa comporterebbe meno entrate fiscali. Tali cantoni potrebbero introdurre un’imposta reale sulle abitazioni secondarie. Ciò richiede una modifica costituzionale, per la quale è necessario il consenso della popolazione e dei cantoni. Se questa modifica costituzionale non riscuotesse consenso alle urne, non si potrà abolire nemmeno il valore locativo, poiché le due proposte sono collegate. Inoltre, si potrebbe anche indire un referendum contro l’abolizione del valore locativo. In ogni caso, ad avere l’ultima parola saranno i cittadini svizzeri chiamati a esprimersi con il loro voto.

