Cassa pensioni
Trovare la soluzione ottimale per la cassa pensioni
La speranza di vita in aumento e gli interessi costantemente bassi mettono sotto pressione le casse pensioni. Queste, per riuscire a finanziare le rendite promesse, devono ridistribuire i costi generati dai beneficiari di rendita, attingendo dalle risorse degli assicurati attivi. La conseguenza: le prestazioni future di chi sta per andare in pensione si ridimensionano. Per le imprese dunque diventa fondamentale verificare la situazione della propria cassa pensioni.
L’obiettivo della nostra consulenza è la soluzione migliore per lei e per i suoi collaboratori.
Legga regolarmente i nostri consigli su AVS, cassa pensioni e 3° pilastro:
Quali sono le prestazioni erogate dalla cassa pensioni?
La cassa pensioni copre le prestazioni in caso di invalidità e di decesso a seguito di malattia. La previdenza professionale, unitamente all’AVS, ha l’obiettivo di garantire l’abituale tenore di vita.
La previdenza professionale prevede una quota obbligatoria e una quota sovraobbligatoria (facoltativa). Nella quota obbligatoria si assicurano salari annui fino a un determinato tetto massimo; la quota salariale che supera il tetto massimo è considerata sovraobbligatoria.
Quali sono i modelli di cassa pensioni?
Assicurazione completa o fondazioni collettive semiautonome: oggi le imprese possono scegliere tra diverse soluzioni previdenziali per affiliare i propri collaboratori. Le casse pensioni si differenziano in genere rispetto ai diritti di partecipazione agli investimenti di capitale e agli utili.
Negli ultimi anni, tuttavia, sono state rilevate grandi differenze anche in materia di premi di rischio e di costi amministrativi. È auspicabile pertanto verificare regolarmente la situazione del modello di cassa pensioni scelto.
Qual è la cassa pensioni giusta per la nostra impresa?
A quale cassa pensioni viene affiliata un’impresa è una decisione di portata notevole. Pertanto è necessario valutare tutti i pro e i contra. La cosa migliore è stabilire una serie di criteri. A seconda delle esigenze dei dipendenti e del datore di lavoro, tali criteri assumono una rilevanza diversa.
- Se, ad esempio, ci si vuole concentrare sui costi, saranno i premi di rischio e le spese amministrative a pesare in modo incisivo sulla valutazione.
- Se invece sono le rendite di vecchiaia ad assumere un ruolo di primo piano, si valuteranno primariamente le aliquote di conversione delle rendite.
Oggi, per molti imprese, è soprattutto il rapporto tra garanzia di capitale e possibilità di rendimento ad assumere un ruolo chiave.
I singoli criteri possono cambiare nel tempo. Pertanto è ancora più importante verificare costantemente le prestazioni della cassa pensioni scelta e il rispettivo modello, sulla scorta del check cassa pensioni.
Quali sono i criteri più significativi per valutare una soluzione di cassa pensioni?
Si può stabilire l’appetibilità di una cassa pensioni sulla scorta di fattori che vanno periodicamente verificati.
- Grado di copertura
- Aliquota di conversione
- Remunerazione dell’avere di vecchiaia
- Costi amministrativi
- Rapporto tra assicurati attivi e beneficiari di rendita
- Premi di rischio e costi
A seconda delle esigenze dei dipendenti e del datore di lavoro, i parametri analizzati assumono un'importanza diversa.
Vuole sapere se la sua cassa pensioni regge il confronto con le altre? VZ pubblica ogni anno un rating delle casse pensioni. Lo studio confronta i 30 maggiori istituti collettivi operativi in Svizzera applicando i parametri sopra elencati. Se vuole sapere dove la sua cassa pensioni si differenzia dalle altre, richieda un’analisi gratuita.
Perché la soluzione di cassa pensioni va verificata periodicamente?
La speranza di vita in aumento e gli interessi costantemente bassi continuano a rendere dura la vita delle casse pensioni che, per riuscire a finanziare le rendite promesse, devono ridimensionare le prestazioni.
È pertanto fondamentale per le imprese verificare la situazione della propria cassa pensioni. Poiché, sebbene tutte le casse pensioni si prefiggano lo stesso obiettivo, vale a dire garantire le rendite correnti e future, le differenze relative a remunerazione degli averi di vecchiaia, aliquote di conversione e costi amministrativi possono essere in parte molto grandi.
Mediante l’analisi periodica della soluzione di cassa pensioni scelta, può, a seconda delle circostanze, evitare costi inutili o incrementare la remunerazione, in modo tale che il suo avere di cassa pensioni come quello dei suoi collaboratori frutti di più. Un check della cassa pensioni le mostra dove si rileva un potenziale di ottimizzazione per la sua soluzione.
Quali vantaggi supplementari offre una previdenza per quadri?
Una previdenza per quadri al passo con i tempi offre agli imprenditori e ai collaboratori con funzioni dirigenziali la possibilità di versare contributi di risparmio supplementari nel 2° pilastro. Il vantaggio: con una previdenza per dipendenti con funzioni quadro, si migliorano le prestazioni, si risparmia di più sulle imposte e si protegge l’avere di previdenza individuale da una ridistribuzione indesiderata.
Optando per determinate soluzioni, gli assicurati hanno la possibilità di scegliere autonomamente la strategia d'investimento. Trova altri altri vantaggi garantiti da una previdenza per quadri nella scheda informativa gratuita.
In quali casi una cassa pensioni in seno all’azienda può rappresentare una buona soluzione?
Se a un’impresa conviene gestire una cassa pensioni propria, dipende soprattutto dal numero degli assicurati. Dall’introduzione della previdenza professionale, avvenuta nel 1985, le regolamentazioni si sono moltiplicate, diventando tra l'altro più complesse e severe. Tutto questo genera un aumento dei costi amministrativi.
Pertanto, sempre più aziende scelgono di aderire a un istituto collettivo. I maggiori istituti previdenziali hanno, contrariamente alle casse pensioni più piccole, il vantaggio di riuscire a distribuire i costi amministrativi fissi a un numero di assicurati consistente. In questo modo, i costi pro capite non aumentano per nulla – o solo in forma minima. Per saperne di più sulle alternative a una cassa pensioni interna all’azienda, legga la nostra scheda informativa gratuita.
Cosa si intende per ridistribuzione nella previdenza professionale?
Dall’introduzione della previdenza professionale, avuta luogo nel 1985, la speranza di vita è nettamente aumentata mentre gli interessi sul mercato di capitale sono drasticamente diminuiti. Contemporaneamente, la società sta invecchiando – sicché si contano sempre più beneficiari di rendita rispetto ad assicurati attivi.
Tali concause rendono le prestazioni di cassa pensioni non più finanziabili. La conseguenza: sempre più capitali devono essere ridistribuiti.
Nella previdenza professionale ci sono due tipi di ridistribuzione:
- la ridistribuzione dagli assicurati attivi ai beneficiari di rendita e
- la ridistribuzione all’interno del gruppo degli assicurati attivi.
Per saperne di più sull’argomento, consulti lo studio gratuito "Ridistribuzione nella previdenza professionale".
Cosa è necessario considerare quando si cambia cassa pensioni?
I contratti di adesione a una fondazione collettiva devono essere disdetti solitamente entro il 30 giugno. Se vuole sfruttare appieno il potenziale di ottimizzazione della sua impresa, quando si cambia cassa pensioni va pianificato tutto generosamente in anticipo, seguendo una procedura rigorosa.
La nostra scheda informativa gratuita descrive ogni fase del passaggio a un nuovo ente previdenziale in modo chiaro e comprensibile – dalla disdetta del contratto fino alla stipula di quello nuovo. Inoltre, segnala i principali tranelli in cui ci si può imbattere quando si decide di cambiare istituto previdenziale.